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Avvelenamento: come difendere i nostri pet

Una delle caratteristiche più belle dei nostri amici a quattro zampe è la loro curiosità. Il loro interesse a scoprire il mondo, la loro voglia di conoscere mediante i 5 sensi, li rende affascinanti. Purtroppo però questa loro vivacità e curiosità può fare in modo che vengano a contatto con qualche pericolo che può compromettere anche molto seriamente la loro salute.

Purtroppo infatti ci sono tantissime sostanze che possono diventare veleni, costituendo quindi un serio pericolo per i nostri amici. Chiaramente non tutti i tossici sono uguali e non tutti gli avvelenamenti procedono alla stessa maniera, con le stesse tempistiche e le medesime modalità.

A differenziare i vari tossici tra loro c'è in prima linea il tempo e velocità di azione. Si possono infatti distinguere, sulla base di questo parametro, tossici che agiscono con una velocità fulminea e tossici che sono più lenti e subdoli, con comparsa dei sintomi entro 48-72 ore.

Gravità dell'avvelenamento nei cani e gatti

Gli avvelenamenti spaventano sempre noi proprietari; va però chiarito che essi possono esprimersi secondo diversi livelli di gravità, in dipendenza da diversi fattori:

  • quantità di veleno assunto;
  • tipologia di veleno;
  • modalità di contatto con l'agente tossico (inalazione, contatto cutaneo, ingestione. ecc);
  • taglia e peso dell'animale;
  • tempo trascorso dall'assunzione.

Nel caso in cui si abbia il sospetto che il nostro cane o gatto possa essere entrato in contatto con un veleno, è bene fare 2 cose: chiamare immediatamente il medico veterinario di fiducia e contestualmente iniziare ad osservare il comportamento del nostro amico a quattro zampe molto attentamente, in modo da individuarne eventuali modificazioni. Dobbiamo in particolar modo stare attenti alla comparsa e al tempo di manifestazione di sintomi come vomito, diarrea, perdita di equilibrio, difficoltà nel mantenere la stazione eretta, eccessiva salivazione, respirazione difficoltosa, dolori addominali, tremori, convulsioni, dilatazione pupillare che potrebbero rappresentare segnali di avvelenamento.

Monitorare i primi sintomi e valutarne la progressione sarà di fondamentale importanza per poter dare al medico quanti più dati possibili per capire di che tipo di agente tossico si tratti.

Gli avvelenamenti spaventano sempre noi proprietari; va però chiarito che essi possono esprimersi secondo diversi livelli di gravità, in dipendenza da diversi fattori:

  • quantità di veleno assunto;
  • tipologia di veleno;
  • modalità di contatto con l'agente tossico (inalazione, contatto cutaneo, ingestione. ecc);
  • taglia e peso dell'animale;
  • tempo trascorso dall'assunzione.

Nel caso in cui si abbia il sospetto che il nostro cane o gatto possa essere entrato in contatto con un veleno, è bene fare 2 cose: chiamare immediatamente il medico veterinario di fiducia e contestualmente iniziare ad osservare il comportamento del nostro amico a quattro zampe molto attentamente, in modo da individuarne eventuali modificazioni. Dobbiamo in particolar modo stare attenti alla comparsa e al tempo di manifestazione di sintomi come vomito, diarrea, perdita di equilibrio, difficoltà nel mantenere la stazione eretta, eccessiva salivazione, respirazione difficoltosa, dolori addominali, tremori, convulsioni, dilatazione pupillare che potrebbero rappresentare segnali di avvelenamento.

Monitorare i primi sintomi di avvelenamento

Monitorare i primi sintomi e valutarne la progressione sarà di fondamentale importanza per poter dare al medico quanti più dati possibili per capire di che tipo di agente tossico si tratti.

Oltre al monitoraggio ed al conseguente resoconto fatto al medico, sarà di fondamentale importanza informare il veterinario con una anamnesi quanto più attenta e dettagliata. Si dovrà provare a raccontare infatti, nella maniera più accurata possibile, quanto accaduto, riuscendo a dare quante più informazioni possibile sul tipo di veleno con cui è entrato in contatto il nostro amico. Questo sarà di fondamentale importanza per permettere al medico di indirizzarsi su un agente tossico piuttosto che su un altro, provvedendo quindi di conseguenza all'impostazione di un adeguato trattamento. Questo significa riferire al veterinario tutti i nostri sospetti.

Se però il proprietario ha assistito all'avvelenamento, di fondamentale importanza sarà indicare con chiarezza il tossico con cui l'animale è entrato in contatto o addirittura recare con sè presso lo studio medico la confezione del tossico che temiamo possa aver intossicato il nostro amico. In questo modo il veterinario potrà prontamente agire per risolvere la situazione, limitando il più possibile i danni e magari somministrando l'antidoto adeguato, se presente.

Il primo contatto tra il veterinario e il proprietario in questi casi sarà un contatto telefonico, nel quale quindi il medico darà indicazioni chiare e precise su come comportarsi e cosa fare nella specifica circostanza. Per quanto sia scontato, ci teniamo a sottolineare l'importanza di rispettare quanto detto dal medico. Non bisogna mai lasciarsi cogliere dall'istinto di autogestire la situazione, di provare a procedere in modo autonomo, perchè le conseguenze possono essere gravissime, soprattutto quando si parla di situazioni di tale criticità.

Va ricordato e sottolineato che molti tossici si trovano "fuori porta", ma molti altri possono essere domestici. Tra le sostanze comunemente presenti nelle nostre case che possono essere letali per i nostri amici a 4 zampe ci sono: cioccolato, alcuni tipi di detersivo, farmaci ad uso umano o infine piante ornamentali domestiche. Il cioccolato è un vero incubo per i nostri amici, poichè ne bastano quantità bassissime per determinare conseguenze infauste. è un alimento che, come quasi tutte le cose proibite, desta curiosità ed interesse a causa del suo odore dolce, motivo per cui risulta ancora più importante evitare e limitare il più possibile un presunto contatto.

Anche alcuni detersivi possono rappresentare un serio pericolo per i nostri amici, considerando la loro abitudine ad esempio a leccare il pavimento per raccogliere delle briciole cadute per terra o ancora a leccarsi le zampe che sono state molto tempo a contatto col suolo e che magari hanno anche intrappolato materiale tra peli e polpastrelli. Bisogna pertanto scegliere prodotti per l'igiene della casa che possano essere adatti alla vita con i nostri amici animali. In più, tra i pericoli domestici vanno considerati i farmaci ad uso umano, che a volte può capitare di lasciare in giro, di poggiare sul comodino e via dicendo.

Alcuni di questi possono chiaramente portare il nostro amico ad uno scompenso, o addirittura ad un vero e proprio avvelenamento. Tra le piante invece considerate pericolose, la più importante da citare è la bellissima stella di Natale. Le parti della pianta che risultano tossiche per i nostri amici sono foglie, stelo e linfa, che contiene del liquido urticante se assunto in quantità notevoli. Solitamente la curiosità, soprattutto dei gatti, porta a rosicchiare questa pianta, ingerendone una ingente quantità, che potrà provocare in loro molti problemi. Partendo da irritazione alle mucose, tosse, senso di soffocamento, fino a vomito, diarrea e dolori colici.

Avvelenamento dei cani: fuori casa più pericoli

Quando si è fuori con il proprio cane bisogna quindi prestare molta attenzione a quello che il nostro amico possa annusare o peggio ingerire. Bisogna evitare quindi che prenda contatto con materiali rinvenuti nei cespugli o trovati per terra, perchè potrebbero rappresentare delle sostanze pericolose per la sua salute. Tra tali sostanza vanno annoverati i veleni che hanno una elevata rapidità di azione, come i diserbanti, la stricnina, la metaldeide e quelli invece a lenta e subdola manifestazione. In questo secondo gruppo rientrano i veleni per topi o il veleno di vipera, che sono in grado di procurare danni spesso fatali.

Malgrado non sia prevedibile l'andamento di un avvelenamento e malgrado siano presenti livelli di gravità differenti, la prognosi è sempre incerta quando si parla di eventi del genere, e il rischio che l'avvelenamento possa risultare letale, è altissimo.